IL DISCO RIGIDO FUNZIONA?

Ora, cercheremo di definire una strategia di interventi grazie ai quali riuscirete ad identificare un malfunzionamento del disco rigido. Prima di "gettare" l'hard disk nella spazzatura, o tirarlo in testa al negoziante (e questa è l'opzione da preferire), provate a rispondere alle seguenti domande, e magari il vostro problema si risolve nel migliore dei modi.

I jumper del disco rigido sono configurati correttamente?

Quando i jumper (ponticelli presenti nella parte anteriore del disco fisso) dell'hard disk non vengono impostati nel modo corretto, può accadere di tutto: il PC non si avvia, il sistema operativo non si installa, al boot del PC le periferiche IDE vengono visualizzate con caratteri strani, e cosi via. Quindi, verificate i jumper (v.figura 19), e per la loro impostazione leggete i seguenti consigli.


FIGURA 19.
(1-jumper, 2-alimentazione molex a 4 pin, 3-collegamento interfaccia ATA).

Nell'immagine sopra, i jumper sono posizionati nella zona numero 1, e solitamente sulla superficie superiore del disco, o sulla parte più vicina ad essi, sono serigrafate le varie posizioni per ottenere le diverse modalità di funzionamento MASTER, SLAVE, o CABLE SELECT.

Ecco i consigli, e seguiteli, perchè così il vostro sistema funzionerà più velocemente, e senza alcun problema!

Quando colleghiamo un cavo ATA ad una singola unità, data l'alta frequenza prodotta dal trasferimento dati, bisognerebbe connetterla all'estremità del cavo (solitamente vige una scritta MASTER), poiché funge da terminatore. In poche parole, connettere l'unità singola al connettore centrale del cavo ATA, produce un impoverimento del segnale, poiché una parte del segnale percorre il cavo fino all'estremità e poi ritorna unendosi al segnale dell'unità intermedia in modo non speculare, creando delle interferenze.
Nel caso in cui, due unità vengono connesse allo stesso cavo ATA, la presenza di una periferica IDE che funziona da terminatore limita le interferenze non speculari. Devo aggiungere, che la funzione dell'unità Master (unità superiore), consiste nella decodificazione del segnale per le due unità MASTER & SLAVE.

Quando siamo in presenza di quattro unità, due per ogni canale, sebbene non esistano particolari indicazioni sulla posizione e sulla scelta del dispositivo, se si posseggono un unità CD-ROM/DVD e un unità CD-RW, è bene assegnarle a due canali diversi. Il disco Master (o di sistema), bisognerebbe connetterlo al CANALE PRIMARIO (IDE 1) e assegnargli la condizione MASTER, poiché tale configurazione, è identificata come quella con trasferimento dati maggiore. Se siamo in presenza di due hard disk, meglio assegnarli a due canali diversi, poiché due canali differenti (IDE1 e IDE2) possono processare i dati in modalità MULTITASKING, mentre due dispositivi appartenenti allo stesso canale possono eseguire una sola operazione (SINGLETASKING).
Riassumendo, la configurazione migliore per quattro unità IDE, in presenza di due Hard disk e altre due periferiche ide risulta essere la seguente.

CANALI
POSIZIONE DELLE UNITA' IDE
CANALE 1: (IDE 1)
MASTER = HARD DISK DI SISTEMA
SLAVE = CD-ROM/DVD
CANALE 2: (IDE 2)I
MASTER = MASTERIZZATORE
SLAVE = SECONDO HARD DISK di DATI

TABELLA DELLE POSIZIONI DELLE UNITA' IDE.

Purtroppo, tale soluzione non è "universale" e potrebbero sussistere alcuni problemi di incompatibilità tra le unità.

Come esempio di corretto collegamento tra le varie periferiche IDE abbiamo pubblicato due immagini (v. figure 20,21) con il collegamento delle periferiche IDE ai canali primario, e secondario della motherboard.


FIGURA 20.

Come potete vedere nella figura 20, il masterizzatore (il numero 1 rosso) è collegato al CANALE SECONDARIO della scheda madre, e configurato per utilizzare la modalità MASTER. Gli altri dispositivi, il DVD (indicato con il numero due), e il disco fisso (numero 3 rosso), sono collegati al CANALE PRIMARIO della motherboard, e sono configurati rispettivamente in SLAVE il primo, e in MASTER il secondo.


FIGURA 21.

Nella posizione 1 trova posto un lettore CD-ROM collegato al CANALE SECONDARIO della scheda madre configurato in modalità MASTER. Al CANALE PRIMARIO, in modalità MASTER è stato collegato l'hard disk di sistema (posizione 2).

Inoltre, fate attenzione alle seguenti osservazioni:

·Non installate un Hard disk ATA 33 sullo stesso canale di un Hard disk ATA 66/100, poiché ciò diminuerebbe le prestazioni generali del sistema.
·Non utilizzate cavi ATA 66-100 su controller ATA 33, potrebbero verificarsi dei problemi (anche se molto remoti).
·Verificate nel Bios l'attivazione della modalità UDMA della vostra motherboard.
·Non è possibile collegare allo stesso cavo (canale) dispositivi configurati in MASTER & SLAVE ed in CABLE SELECT.
·Non è possibile collegare periferiche ide configurate in CABLE SELECT su controllers ATA 33.

Dopo aver verificato l'impostazione corretta dei cavi e dei jumper, è il momento della seconda domanda:

Il molex di alimentazione a 4 pins, e il cavo ATA sono collegati al disco fisso?

Fate attenzione al cavo di alimentazione, e al cavo ATA, essi devono esser connessi al disco rigido, altrimenti quest'ultimo non partirà.

Il motore del disco si avvia?

Normalmente, quando un disco fisso si avvia produce un debole segnale acustico, e delle piccole vibrazioni avvertibili posizionando la mano sopra la superficie del disco, dalla parte opposta alla scheda logica. Se non sentite nulla, e non avvertite nulla, significa che il vostro disco rigido non funziona.

I parametri del Bios sono impostati correttamente?

All'avvio del PC premete "CANC" o "DEL", dalla schermata principale del BIOS selezionate la voce "STANDARD CMOS FEATURES" e poi, controllate le opzioni "IDE PRIMARY MASTER, IDE PRIMARY SLAVE, IDE SECONDARY MASTER e IDE SECONDARY SLAVE; All'interno dei menu ad esse dedicato, le voci IDE PRIMARY e SECONDARY, MASTER o SLAVE devono essere impostate su "AUTO", come pure per l'opzione "Access Mode".

I programmi di diagnostica del disco hanno rilevato qualche problema?

Prima di "certificare" il buon funzionamento di un disco rigido eseguite le utility offerte dal costruttore, e potrete così verificarne l'integrità fisica. Leggete più avanti le informazioni su alcuni TOOLS DI DIAGNOSTICA disponibili attualmente in Rete.

Sicuramente, dopo aver letto le domande e le risposte della nostra strategia di verifica dei dischi rigidi, riuscirete a dormire sonni più tranquilli, ma ricordate, un disco fisso è fatto di componenti elettronici, costruiti in serie, e alcune volte in economia, quindi non affidate mai ad essi il compito di conservare "il backup" dei vostri dati più importanti poichè dall'oggi al domani potrete perderli.

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