PASSO SECONDO: DEFINIZIONE E POSIZIONE DELL'OSSERVATORE, E DELLE LUCI.

L'osservatore è assimilabile ad una macchina da presa, ma risulta più importante definire un sistema di riferimento globale della scena. Per una maggiore comprensione dei termini e dell'argomento è necessario elencare alcune definizioni spiegandone il significato:

1) Sistema di coordinate spaziali assolute della scena.
In un sistema di riferimento assoluto posizioniamo gli oggetti, e l'osservatore.

2) Orientamento locale dell'osservatore.
Facciamo uso anche di un sistema di riferimento locale per l'osservatore riuscendo così a capire l'orientamento dell'osservatore rispetto al sistema di riferimento assoluto della scena 3-D.

3) Punto di osservazione (Look-at).
Il punto di osservazione è la direzione da cui l'osservatore osserva la scena, in altre parole, il punto di osservazione definisce la direzione verso cui l'osservatore ha orientato il proprio sguardo.

4) Campo di vista.
E' quella porzione di scena che viene osservata dall'osservatore. L'osservatore ha una visione limitata ad un certo campo di vista.

5) Piano di proiezione.
Corrisponde al piano che interseca il campo di vista ed è quello che appare sullo schermo.

6) Piani di clipping.
I piani di clipping vengono chiamati far e near, e corrispondono a quelle porzioni del campo di vista all'interno delle quali esiste quella parte di scena più significativa per l'osservatore. Definire questi due campi, far e near può essere utile durante la fase di rendering poiché riduce sicuramente i tempi di calcolo.


Immagine 15
(La posizione dell'osservatore e campo di vista).


Immagine 16
(Spostamento dell'osservatore nel sistema di riferimento della scena 3-D).


Immagine 17
(I piani di clipping near e far, e piano di proiezione).

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